Dieta Atkins: sì alle proteine, no ai carboidrati

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indiana
TOPIC_ICON8  view post Posted on 2/6/2012, 04:36     +1   -1




La dieta Atkins prende il nome dal suo ideatore, Robert C. Atkins, e fece la sua comparsa negli Usa intorno agli anni ‘70. Questo regime alimentare, che sin da subito divenne molto popolare, consiste nel ridurre quasi totalmente il consumo di carboidrati e nella predilezione per le proteine e i grassi. Per molti anni la dieta Atkins è stata ritenuta potenzialmente dannosa per la salute, in quanto fonte di disturbi cardiovascolari, malattie renali, aumento del colesterolo. Di recente però alcuni studi hanno dimostrato il contrario, ovvero che tale regime alimentare farebbe aumentare il livello di Hdl, il colesterolo ‘buono’, che contribuisce alla prevenzione dell’ arteriosclerosi.
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Il percorso della Atkins prevede quattro fasi e un apporto supplementare di vitamine e sali minerali, oltre ad un esercizio fisico regolare.
Prima fase: induzione. Consiste nel ridurre il consumo di carboidrati a 20 grammi al giorno, ottenendo i carboidrati prevalentemente da insalate.
Seconda fase: continuazione della perdita di peso. Si basa nell’aggiungere carboidrati ricchi di fibre e nutrienti, aumentandoli di 25 grammi al giorno per la prima settimana, 30 grammi per la seconda e così finché la perdita di peso non diminuisce; poi sottrarre 5 grammi di carboidrati al giorno fino a raggiungere una moderata perdita di peso.
Terza fase: pre-mantenimento. Occorre fare una transizione dalla perdita di peso a mantenimento aumentando l’assunzione di 10 grammi a settimana fino a che si individuano le quantità per mantenere il peso.
Quarta fase: mantenimento. (Regime da adottare per la vita). E’ necessario selezionare una grande varietà di alimenti e ricette che, mentre si controlla l’assunzione di carboidrati, assicurino il mantenimento del peso e del benessere, magari con gusto.
Alcuni studi hanno dimostrato che la perdita di peso ottenibile con la dieta Atkins, o con altre diete ad alto contenuto calorico, in realtà non è maggiore di quella ottenibile con altri tipi di diete, basate sul ridotto apporto calorico. Inoltre, diete ad alto contenuto proteico e con minimo contenuto di carboidrati possono indurre chetosi, un disturbo metabolico in cui, a causa dell’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue, si formano delle sostanze chetoniche in eccesso che possono contribuire ad una varietà di disturbi: perdita di calcio, con un aumentato rischio di osteoporosi e aumento del rischio di calcoli renali.
I menù della dieta Atkins contengono inoltre una certa quantità di grassi saturi, un basso contenuto di fibre e un ridotto apporto di vitamine. Per questo viene raccomandato un apporto supplementare di questi nutrienti, senza il quale si potrebbe verificare un rischio maggiore per le seguenti patologie: cancro colorettale, disturbi cardiaci, disfunzioni renali, osteoporosi, complicazioni del diabete. Di conseguenza, si può affermare che se seguita in modo rigoroso, con controllo medico e con tutte le integrazioni esterne di vitamine, fibre e sali minerali e associata a regolare attività fisica, come prescritto, la dieta Atkins porta senz’altro ad una diminuzione abbastanza rapida di peso senza conseguenze per la salute.


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