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| La dieta dissociata è stata proposta per la prima volta nel 1911 dal dottori William Howard Hay. L’idea di base è la corretta combinazione dei vari alimenti e che un pasto troppo complesso intossichi l’organismo redendo difficoltosa la digestione. L’obiettivo della dieta dissociata è dunque quello di migliorare al massimo il processo digestivo, inteso come un valido mezzo per avere energia a disposizione e ritrovare il peso ideale. Leggi anche: Dieta del minestrone Le cinque regole base della dieta dissociata 1 – lasciar trascorrere un periodo di 4 o 5 ore tra un pasto e l’altro 2 – limitare il consumo di grassi, amidi e proteine 3 – preferire pane e pasta integrale (non raffinati e più ricchi di fibre) 4 – includere in ogni pasto abbondanti porzioni di frutta e verdura, 5 – non consumare mai contemporaneamente carboidrati e proteine. Consigli per seguire meglio la dieta: -I carboidrati complessi e gli zuccheri vanno consumati in pasti separati. -Non concludere pasti con frutta o dessert, meglio consumarli lontani dal pasto (fanno eccezione ananas e mele). -Aumentare il consumo di verdura, frullati e brodi vegetali che, assieme al controllo delle calorie e a corrette associazioni alimentari favoriscono la disintossicazione dell’organismo. -I carboidrati vanno consumati nella prima fase della giornata. -Sempre ben vista associazione proteine e verdure che, per il loro apporto in sali, favoriscono l’azione enzimatica e contrastano i processi putrefattivi. Pro e contro -Il lato positivo della dieta dissociata è senz’altro quello di imparare ad associare i vari alimenti. -Alcuni medici ritengono che, se seguita per troppo tempo ed erroneamente, sino a diventare una monodieta, la dieta dissociata possa causare carenze nutritive e che non ci siano dimostrazioni scientifiche della sua efficacia. - Questo regime alimentare può essere l’ideale se accusate sonnolenza dopo i pasti, bruciore di stomaco. Utile anche in caso di sovrappeso o problemi digestivi.
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